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Lorenzo ZACCARO



(di Alfonso Mirto, tratto da San Lorenzo Bellizzi, L. Larocca, A. Rugiano, a cura di Francesco Carlomagno, Edizioni Nuova Grafica Fiorentina, Firenze)

Dotto calabrese, nato a San Lorenzo Bellizzi il 24 febbraio del 1811; fu professore di letteratura italiana e greca all'Università partenopea; diresse a Napoli l'Istituto de Pamphilis di scienze, lettere, belle arti e commercio. Appartenne all'Accademia Pontaniana, a quella Peloritana e partecipò alle sedute di numerose altre istituzioni cittadine. Fu studioso colto e prolifico. I suoi maggiori interessi furono inerenti allo studio della lingua latina, di quella italiana, dell'estetica applicata alle lettere e delle grammatiche comparate.
Nella sua vita passò anche un po' di tempo in carcere per supposta complicità nell'attentato di Agesilao Milano, soldato borbonico, durante il periodo risorgimentale; infatti, pur sacerdote, fu vicino agli ideali democratici che appoggiarono i garibaldini; egli si collocava in quel filone di cattolicesimo liberale, cui facevano capo diversi gruppi che tentavano di trovare una propria ed autonoma posizione nelle esigenze del nuovo quadro politico e sociale che anticipava la lotta per l'Unità d'Italia.
Com'è noto, Agesilao Milano fu giustiziato il 13 dicembre 1856, a seguito dell'attentato a Ferdinando II avvenuto nella consueta parata militare dell'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione.
L'episodio dell'attentato "è rimasto assai vivo nella pubblicistica, ma politicamente bisogna ritenerlo irrilevante: fu un episodio isolato, perché non risultò che Milano appartenesse personalmente ad un'organizzazione segreta, sebbene gli trovassero addosso una copia de La Libera Parola, che a Napoli era diffusa dal comitato segreto di Fanelli" (ANTONIO ALLOCATI, Napoli dal 1848 al 1860, in Storia di Napoli, Napoli, Società editrice Storia di Napoli, 1972, IX, p. 185).
Fra le sue numerose opere ricordiamo: Cenno critico sulle facoltà dell'anima umana da precedere all'analisi dell'immaginazione, Napoli, G. Barone, 1841; Risposta alla proposta di principii fondamentali per lo studio della filosofia, Napoli, Tipografia, Trani, 1847; Nuova teoria dei Giudizi, Napoli, Stamperia Strada Salvatore, 1853; Nuovo Corso di Letteratura Elementare, 3 volumi; Corso completo di Estetica applicata alle Lettere, Napoli, Stamperia Strada Salvatore, 1854-1855; Introduzione allo studio della Lingua Latina ossia Saggio di una nuova grammatica latina ragionata, Napoli, Tipografia de' Gemelli, 1855; 2^ edizione, Napoli, Luigi di Domenico, 1858;
La Metodologia per lo studio delle lingue, in cui si danno i principii e la pratica per imparare a parlare e scrivere in meno di un anno una o più lingue e specialmente la italiana, latina e g reca, inglese e francese. Opera necessaria a tutti i precettori di lingue, Napoli, Luigi di Domenico e C., 1857.
La Nuova grammatica ragionata per la lingua italiana, ridotta dallo stesso Autore (1855), gli valse il riconoscimento dalle autorità, di vedere la sua opera adottata nelle scuole del Regno "per l'universalità dei principii, per l'eccellenza del metodo, per la verità delle nomenclature, per l'esattezza del definire e per le adeguate classificazioni".